ROMA - Migliaia di persone in bicicletta hanno partecipato sabato pomeriggio a Roma alla 'Bicifestazione', una manifestazione nazionale per chiedere misure a favore della mobilità ciclistica. Ad organizzare era un folto gruppo di associazioni ciclistiche ed ambientaliste da tutta Italia: dalla Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) a #Salvaiciclisti, da Greenpeace a Kyoto Club, da A Sud a Legambiente, oltre a gruppi ciclistici di varie città.
Dopo un concentramento e un breve comizio in via dei Fori Imperiali, i ciclisti sono partiti per una pedalata per le vie della Capitale.
La Bicifestazione ha chiesto più trasporto pubblico, possibilità di portare le bici su tutti i mezzi pubblici, parcheggi bici a fermate dei bus e stazioni dei treni, piste ciclabili, piani urbani della mobilità che mettano al centro le biciclette, bike manager nei Comuni, incentivi a chi va a lavorare pedalando, disincentivi alle auto in città (meno parcheggi e a pagamento), limiti di velocità a 30 km all'ora e maggiori controlli dei vigili per ridurre gli investimenti di ciclisti.
Alla manifestazione hanno partecipato la sindaca di Roma Virginia Raggi (a piedi) e l'assessore comunale allo Sport Daniele Frongia (in bici). Fra gli oratori c'era anche l'ex deputato Pd Paolo Gandolfi, relatore della legge sulla mobilità ciclistica approvata nella scorsa legislatura, la 2/2018.
Gandolfi è arrivato a Roma da Milano in bicicletta, pedalando per una settimana a tappe di 100 km al giorno sulla normale bicicletta da città che usa tutti i giorni.
"E' la seconda volta che veniamo qui a Fori Imperiali dopo la grande manifestazione del 2012, quando avevamo detto che l'Italia doveva cambiare strada - ha spiegato Paolo Bellini di #Salvaiciclisti -. In questi anni non l'ha fatto. Siamo tornati qui per ribadirlo con maggior forza e con una certa urgenza, perché la situazione è peggiorata. Chiediamo una riduzione drastica del numero delle macchine e non solo le piste ciclabili, ma che venga cambiata la modalità di spostamento delle persone, passando dai mezzi privati pesanti a mezzi leggeri, bici, pedoni e mezzi pubblici. Le macchine devono uscire dalle nostre città".
L'ex deputato Pd Paolo Gandolfi ha ricordato i contenuti più importanti della nuova legge sulla mobilità ciclistica: "Lo Stato deve occuparsi della mobilità in bicicletta al pari di tutte le altre forme di trasporto. Il Ministero dei Trasporti deve rendere più sicure e ciclabili le città e costruire una rete nazionale di 20.000 km di ciclovie per il cicloturismo. Lo stato deve fare questo con un Piano da approvare nei prossimi sei mesi. Poi ci sono le competenze per Regioni e Comuni".