Una riduzione del traffico pari al 40%, con una netta diminuzione dell'inquinamento atmosferico. E' questo l'effetto che si avrebbe dalla 'conversione' del 10% degli automobilisti agli scooter elettrici, tenendo conto che un posto auto ne può contenere 10. Lo sottolinea il rapporto "Come gli scooter elettrici possono migliorare la vita in città", realizzato dall'azienda di hi-tech Ujet e dalla società di consulenza SustainAbility.
Nove milioni di persone che nel mondo respirano aria inquinata; 556mila morti premature in Europa attribuibili all'inquinamento ambientale e domestico; centri urbani sempre più congestionati: contro l'emergenza traffico e smog un aiuto può venire dagli scooter elettrici.
Del resto la diffusione delle due ruote (a motore termico) è sempre maggiore nei centri urbani proprio a causa della viabilità sempre più congestionata: "a Milano, ad esempio - dichiara Andrea Poggio, responsabile mobilità sostenibile per Legambiente ONLUS - circolano 12 moto ogni 100 abitanti e a Genova ben 24. Gli scooter elettrici possono rappresentare in Italia una fantastica soluzione sia per la mobilità dei singoli che per la qualità della vita urbana di tutti. Tanto più che la trazione elettrica si dimostra particolarmente performante ed efficiente proprio per i mezzi più leggeri".
"Ujet con la batteria carica - spiega Poggio - può percorrere un centinaio di chilometri e si ricarica ad una normale presa elettrica a casa o in ufficio al costo di 50 centesimi circa. La velocità massima di 45 km/h consente veloci spostamenti urbani, ma limita gli eccessi e i pericoli relativi". Lo studio conclude chiedendo, per gli scooter elettrici, sovvenzioni e incentivi fiscali; assegnazione di posti auto gratuiti e sviluppo di infrastrutture stradali.