"Io sono contrario ad ogni ipotesi di nuove tasse sull'auto che è già uno dei beni più tassati". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini a Radio anch'io e parlando della tassa sulle auto inquinanti inserita nella manovra con un emendamento. Sull'imposta crescente - dai 150 ai 3.000 euro - se si immatricolerà un'auto nuova con emissioni superiori ai 110 g/km, c'è stata la ribellione del settore.
Secondo la proposta di modifica - approvata in commissione bilancio - sarà dato un incentivo - da 6.000 a 1.500 euro - per i veicoli con emissioni tra 0 e 90 g/km di CO2.
La manovra è in discussione in Aula alla Camera.
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Sempre a proposito di manovra il vicepremier ha smentito rinvii su pensioni o reddito. "Non mi risulta nessun rinvio su quota 100 per le pensioni in manovra, sono fantasie dei giornali", ha detto ricordando che "entro oggi ci saranno le stime vere sul lavoro e se in manovra avremo messo più soldi potremo spostarli su altro".
"Siamo al Governo da 6 mesi - ricorda il ministro- e ancora non abbiamo fatto mezza manovra. I risultati di un governo si vedono almeno dopo una manovra economica, non penso che i mercati salgano o scendano in base alle simpatie per Salvini. Chiediamo di lasciarci lavorare".
Costa, bisogna tener conto di chi ha la 'pandarella'. "Abbiamo un principio europeo, chi inquina paga, che non è repressivo, ma preventivo: se tu non intendi allinearti alla salvaguardia del pianeta, devi essere sfavorito. Ecco perché c'è l'incentivazione sulle auto elettriche, che deve essere estremamente sostenuta, e dall'altra parte bisogna bilanciarla tenendo conto della povera gente, che magari ha la 'pandarella' e ha difficoltà. Questo è sicuramente oggetto di discussione politica, nel principio europeo". Lo ha detto stamani il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa (M5S), intervistato alla trasmissione "Radio anch'io" su Rai Radio1.
"Dobbiamo tendere a favorire chi non inquina, e di conseguenza orientare il mercato, perché deve essere conveniente non inquinare - ha aggiunto Costa - detto questo, poi c'è il dibattito politico. L'importante è il dialogo, per vedere la visione nella quale ci stiamo muovendo".