RHO (MILANO) - Sicuramente green, principalmente elettrico ma anche e-fluel soprattutto per i mezzi pesanti per cui le batterie sono insufficienti. Il mondo dei trasporti, siano essi su ruota, commerciali, privati, o su ferrovia si trova di fronte a sfide che richiedono infatti risposte articolate. Questo è emerso durante il convegno The Future of End-Users: The Sustainable Mobility, organizzato nell'ambito di Made in Steel, la Conference & Exhibition della filiera dell'acciaio in corso nei padiglioni di FieraMilano a Rho. Il settore dei trasporti ha spiegato Gianpiero Mastinu, docente del Politecnico di Milano è sottoposto almeno a 3 forti spinte: maggior attenzione all'impatto ambientale, maggiore sicurezza e una superiore efficienza. Il passaggio all'elettrico porta con sé altre problematiche: la sostenibilità economica e le tecnologie disponibili. Per i veicoli commerciali l'elettrico non garantisce le potenze necessarie ed è probabile in futuro l'uso di combustibili alternativi, come il gas e l'e-fluel (carburanti sintetici prodotti da biomasse e altre fonti rinnovabili). Lo stesso vale per i trattori: gli esperti hanno spiegato che con le tecnologie attualmente disponibili per far funzionare un trattore servirebbe una batteria da 6 metri cubi, una soluzione impraticabile. Si aprono quindi molti scenari per il futuro, soprattutto per i veicoli commerciali dove "ci sono interessanti prospettive per gli e-fuel, combustibili che derivano da biomasse e che potrebbero essere impiegati soprattutto in agricoltura, dove c'è la teorica possibilità per gli agricoltori di auto-produrre i combustibili".
Delle problematiche geopolitiche di un passaggio totale all'elettrico ha parlato Carlo Mapelli, docente al Politecnico di Milano. "Per produrre le batterie sono indispensabili nickel, litio e cobalto, materiali poco disponibili o, nel caso del cobalto, estratti in una sola nazione, il Congo. Questa dipendenza potrebbe avere un grande impatto dal punto di vista politico-strategico, con rischi superiori a quelli dell'approvvigionamento degli idrocarburi". Quindi, secondo Mapelli, "l'ibrido sarà la piattaforma vincente nei prossimi anni".