ROMA - Le due nuove piste ciclabili realizzate a Roma, sulla Nomentana e sulla Tuscolana, sono utili e ben fatte, ma presentano ancora dei problemi, che il Comune deve risolvere al più presto. E' il giudizio che dà Fiab-Ruotalibera, la branca romana della principale associazione ciclistica italiana, dopo un sopralluogo in bici sulle nuove ciclovie, insieme a un gruppo di giornalisti-ciclisti.
La ciclabile Nomentana, di recente inaugurata dalla sindaca Raggi, va da Porta Pia fino alla stazione ferroviaria Nomentana, all'altezza della Tangenziale. E' lunga 3,6 km, tutti in sede protetta, sul lato in direzione raccordo. Un cordolo di cemento e una fila di alberi la proteggono. E' una ciclabile ampia e comoda, secondo Fiab, ma ha due problemi. Da un lato, l'attraversamento pericoloso di un innesto sulla tangenziale.
Dall'altro, l'uscita a Porta Pia: chi arriva, finisce sulla strada contromano, davanti al Ministero delle Infrastrutture.
Per l'associazione dei ciclisti, è necessario mettere in sicurezza l'attraversamento e prolungare la ciclovia di poche decine di metri fino a Porta Pia.
La ciclabile Tuscolana, lunga 4,4 km, va dall'altezza della metro di Porta Furba fino all'incrocio con via Palmiro Togliatti. Corre su entrambi i lati della strada, e ha provocato accanite proteste da parte degli abitanti perché, a loro dire, toglierebbe parcheggi. Non è ancora completata e deve ancora essere collaudata.
Gran parte del percorso è protetto da cordoli di cemento o di plastica ed è agevole e sicuro (salvo per i pedoni distratti).
Su alcuni brevi tratti il cordolo non c'è ancora, e gli automobilisti parcheggiano impunemente sulla ciclabile. I ciclisti che protestano, secondo Fiab-Ruotalibera vengono sistematicamente insultati e minacciati. E' quindi necessario, secondo l'associazione, che i cordoli vengano al più presto installati, per evitare il parcheggio selvaggio.