Inaugurata a Crevalcore, nel Bolognese, la Ciclovia del Sole sull'ex ferrovia Bologna-Verona, da Mirandola a Sala Bolognese. Si tratta di 46 chilometri realizzati in due anni dalla Città metropolitana di Bologna, con un costo di 5 milioni, che attraversano 8 comuni: Mirandola, San Felice sul Panaro, Camposanto, Crevalcore, Sant'Agata Bolognese, San Giovanni in Persiceto, Sala Bolognese e Anzola dell'Emilia.
La Ciclovia del Sole, fa parte del grande itinerario ciclabile europeo Eurovelo7 Capo Nord-Malta e sarà di fatto percorribile da Bolzano a Bologna, mentre sono già finanziate e in parte realizzate alcune parti del tracciato Bologna-Firenze.
"E' un vero e proprio spettacolo, un gioiello - ha osservato Davide Cassani, Ct della Nazionale di Ciclismo e presidente dell'Apt Servizi dell'Emilia-Romagna - unirà il Polo Nord a Malta. Dal Brennero possiamo arrivare a Bologna: questi 46 chilometri sono fantastici, è veramente una ciclovia 3.0. Ci sono aree di sosta dove ci si può fermare, prendere un po' di acqua, caricare il telefonino, c'è il wi-fi, si può caricare la bicicletta elettrica. E' il turismo del futuro".
In questo modo, ha aggiunto Cassani "parliamo di sport, di salute, di turismo esperienziale, di cicloturismo. Nel 2019 il cicloturismo ha generato 4,5 miliardi dal cicloturismo e 3 miliardi arrivano da turisti stranieri. E' un turismo nuovo, lungimirante. Le piste ciclabili - ha concluso il Ct - sono fonte di turismo e, con l'arrivo dell'e-bike aperto a tutti. La bicicletta unisce, dobbiamo veramente sfruttare queste occasioni".
"Il nostro Governo, rafforzando quello che il Governo precedente aveva già immaginato intende inserire nel Piano nazionale di ripresa e resilienza un investimento senza precedenti proprio sulla nella mobilita dolce e sull'uso di nuovi strumenti di mobilità ciclistica". Lo ha detto, inviando un videomessaggio all'inaugurazione della Ciclovia del Sole sull'ex ferrovia Bologna-Verona, il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini. "Abbiamo inserito nel Pnrr un investimento di 600 milioni di cui 200 dedicati alla mobilità all'interno delle città e aree metropolitane e e 400 per la realizzazione di ciclovie turistiche e ciclovie nel quadro anche europeo di sviluppo e lo facciamo insieme alle Ferrovie". E, ha aggiunto, "lo facciamo andando anche al di là di quello che il Pnrr prevede finalizzando, come abbiamo fatto con un primo finanziamento di 4 milioni, la realizzazione di piste ciclabili che connettano le stazioni con le università. Proseguiremo - ha sottolineato Giovannini - i fondi già ci sono, abbiamo stanziato 4 milioni con il decreto recente e ci sono altri 11 milioni che verranno destinati nei prossimi mesi a progetti che leghino appunto stazioni ferroviarie e università". A giudizio il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, ancora, "non solo per la pandemia ma anche per un cambiamento importante di mentalità, l'uso di strumenti di mobilità sostenibile sta diventando un must, soprattutto per i giovani, sta diventando una scelta culturale". Per questo, ha argomentato, "il ministero è fortemente impegnato in ammodernamento della nostra rete di trasporto in una logica di mobilità sostenibile: tutti potranno vedere non appena il Pnrr sarà finalizzato, quale investimento sarà fatto nei prossimi anni". Si tratta, ha puntualizzato Giovannini, di "una visione sistemica di cui il nostro Paese ha assolutamente bisogno in cui città e regioni sono parte assolutamente cruciale non solo nel disegno degli interventi ma nella realizzazione degli interventi stessi. Per questo - ha concluso - cercheremo di introdurre modifiche nelle normative per velocizzare la attuazione delle opere".