(ANSA) - L'AQUILA, 26 GIU - E' partita ieri dal Parco dei Sibillini e raggiungerà il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, passando attraverso i parchi nazionali del Gran Sasso-Laga e della Majella, la staffetta-trekking di quindici giorni organizzata da Mountain Wilderness Italia, con la collaborazione del Cts, per sollevare il problema della marginalizzazione dei parchi nazionali e sostenere la loro importanza quali propulsori di un nuovo sviluppo economico.
"Quattrocentomila passi per i parchi nazionali" è il nome dell'iniziativa nata anche per dare nuovo slancio alla proposta di inserire tutto il complesso delle aree naturali protette dell'Abruzzo nell'elenco del World Heritage dell'Unesco. I dettagli sono stati presentati nella sede del Parco dei Monti Sibillini, a Visso (Macerata) da Oliviero Olivieri, presidente dell'Ente Parco, Carlo Alberto Graziani, primo presidente dello stesso Parco, Carlo Alberto Pinelli, presidente di Mountain Wilderness, Mario Marano Viola, responsabile Mountain Wilderness Abruzzo, e Serena Arduini, trekkista lungo tutto il periodo. Mountain Wilderness nasce nel 1987 come movimento ambientalista internazionale; tra i suoi soci alpinisti di tutto il mondo. Ogni partecipante alla Staffetta potrà aggregarsi a tutto il percorso o scegliere i settori che preferisce. Ciascun gruppo di camminatori, al confine del parco attraversato, consegnerà al gruppo successivo un testimone in forma di bastone da viandante, decorato con una testa di camoscio in legno, scultura realizzata in legno di corniolo per l'occasione da Gino Damiani, artista e operatore dell'Ente Parco Gran Sasso e Monti della Laga. Targhe commemorative in ceramica verranno affisse agli ingressi di ogni sito in cui i partecipanti pernotteranno. Gli itinerari cercheranno di mettere in luce gli aspetti naturali più affascinanti di ogni parco insieme alle caratteristiche storiche e culturali. Dalla "fiorita" dei piani di Castelluccio, sui Monti Sibillini, si arriva al Parco del Gran Sasso e Monti della Laga per affrontare il tema dell'invenzione dell'alpinismo appenninico, raccontata da alcuni dei più celebri protagonisti; sulla Majella si visiteranno i romitori abbandonati, frequentati da papa Celestino V; nel parco d'Abruzzo Lazio e Molise l'attenzione si concentrerà sull'orso e sui miti popolari ad esso collegati. Ogni tappa sarà arricchita da incontri con pastori, comunità locali, boscaioli, guarda-parco, esperti naturalisti. La sera del 2 luglio a Castelli (Teramo), nel Parco nazionale del Gran Sasso-Laga, la locale sezione del Club Alpino Italiano, insieme al Consiglio comunale, organizzerà un evento per ricordare i primi salitori del Dente Lupo, caratteristica e lontana guglia rocciosa che domina l'abitato e ne è diventata quasi il simbolo.
Il percorso si concluderà nel cuore del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, a Civitella Alfedena e Villetta Barrea (L'Aquila) il 9 e 10 luglio con una grande festa popolare.