ROMA - Conservazione nel proprio ambiente, riduzione dell'impatto turistico e una campagna di sensibilizzazione. Da oggi sette fiori in pericolo di estinzione dell'Appenino hanno un alleato in più: è il progetto "Floranet Life" per la salvaguardia e la valorizzazione di sette specie vegetali rare, dal Giaggiolo della Marsica all'Astragalo Aquilano, presenti nei Parchi Naturali dell'Abruzzo Appenninico.
Lo comunica Legambiente tra i partner del progetto, cofinanziato tramite lo strumento LIFE della Commissione Europea, insieme al Parco Nazionale della Majella che ne è il capofila, al Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, al Parco Naturale Regionale Sirente Velino e all'Università di Camerino.
I lavori di 'salvaguardia' si svolgeranno nelle aree Natura 2000 dei tre Parchi dell'Appennino centrale: Majella, Abruzzo e Sirente Velino. Le specie, di interesse comunitario (Direttiva Habitat (92/43/CEE), al centro del progetto oltre al Giaggiolo della Marsica (Iris marsica) e all'Astragalo Aquilano (Astragalus aquilanus) sono: "Scarpetta di Venere" (Cypripedium calceolus); "Adonide Ricurva" (Adonis distorta); "Androsace di Matilde" (Androsace mathildae); "Serratula" con foglie di erba-sega (Klasea lycopifolia); "Senecione" dell'isola di Gotland (Jacobaea vulgaris subsp.gotlandica). Oremo Di Nino, direttore del Parco Nazionale della Majella e responsabile del progetto, ricordando che "si tratta del primo progetto life sulle specie vegetali di Direttiva" nell'Appennino abruzzese spiega che "l'iniziativa rappresenta un concreto passo per la salvaguardia della biodiversità vegetale in Abruzzo, regione verde d'Europa".
Tra le attività sono previste analisi dei processi di germinazione del germoplasma (i semi) delle specie bersaglio, raccolti nei siti dei parchi della regione Abruzzo e nell'ambiente circostante, una riorganizzazione dei flussi turistici vicino ai siti di crescita e attività di formazione nelle scuole, realizzando aiuole con le specie interessate. (ANSA).