L'estrazione illegale dell'oro sta costando molto caro al Perù: nella riserva nazionale di Tambopata sono stati disboscati almeno 450 ettari di foresta pluviale, 100 ettari solo da luglio di quest'anno. È quanto emerge da un aggiornamento del progetto di monitoraggio e conservazione MAAP che ha cominciato a rilevare miniere illegali in questa regione peruviana un anno fa.
Le attività estrattive continuano in quattro aree lungo il rio Malinowski che fa da confine settentrionale alla riserva.
L'attività estrattiva illegale ha una chiara "firma" visibile dalle immagini satellitari, spiega al sito Mongabay il capo del progetto Matt Finer.
Oltre ad accogliere ogni anno migliaia di turisti, la riserva di Tambopata è un concentrato di biodiversità: ospita 600 specie di uccelli, 1.200 specie di farfalle e 200 specie di mammiferi fra cui le lontre di fiume, i giaguari e altre in declino nel mondo. Oltre all'impatto ambientale le miniere minacciano anche la salute dell'uomo: le attività estrattive stanno causando un aumento dell'inquinamento da mercurio, metallo utilizzato per l'estrazione. Secondo quanto riportato dalla rivista peruviana El Comercio la riserva di Tampobata stima che circa 5 mila persone coinvolte nelle miniere illegali lavorino all'interno dell'area protetta.