ROMA - Cinquecento miliardi di dollari, in termini di produttività mancata, è quanto può costare la perdita di biodiversità nelle foreste del mondo. La stima è stata elaborata un team di ricercatori dell'università della Virginia, che ha pubblicato uno studio sulla rivista Science.
Una perdita pari al 10% della biodiversità forestale comporta una perdita del 2-3% della produttività delle foreste in termini di biomasse. Tradotto in moneta, il valore della biiodiversità nel mantenere la produttività è quantificabile tra 166 e 490 miliardi di dollari a livello globale, cifra molto più alta di quanto costerebbe preservare e custodire le foreste.
Gli esperti hanno analizzato 777mila aree di campionamento in 44 nazioni e 13 ecoregioni, prendendo in esame 30 milioni di alberi di oltre 7mila specie. Stando ai risultati, il costo di una ridotta biodiversità non è uguale per tutti. A pagare di più in termini di perdita di produttività sarebbero Amazzonia, Golfo di Guinea, Africa sudorientale, Cina meridionale, Myanmar, Nepal e arcipelago malese.