Addio in Tasmania a un'oasi sottomarina di biodiversità e a un paradiso per sub e naturalisti: una forte ondata di calore che ha interessato l'oceano ha devastato l'ultima grande foresta di kelp dell'isola australiana.
Il kelp è una famiglia di alghe che annovera specie in grado di crescere verticalmente anche di decine di centimetri al giorno, una vera e propria "giungla" sottomarina che fino a metà del secolo scorso si estendeva per 250 chilometri lungo la costa orientale della Tasmania con fusti lunghi fino a 45 metri. La segnalazione, riportata dal sito australiano The Courier, arriva dal biologo marino Mick Baron.
L'ultimo lembo di foresta di kelp, spiega Baron, si trovava a Munro Bight. Tuttavia un paio di settimane fa durante un'immersione l'amara sorpresa: la foresta sottomarina non c'era più. "Ora l'area è uno spazio aperto", aggiunge lo scienziato, "esposta anche allo sfruttamento commerciale".
Le foreste di kelp in Australia sono indicate come ecosistema a rischio dal 2012. Un recente studio pubblicato su Science ha certificato che tra il 2011 e il 2013 è stato spazzato via il 90% delle foreste di kelp della costa australiana occidentale.
Un declino che rappresenta una seria minaccia non solo per la biodiversità ma anche per l'economia locale.