La produzione di miele è in aumento in Italia, in linea con l'incremento del numero di alveari registrato in tutta l'Unione europea nel triennio 2014-2016, con la Penisola a contarne in proporzione maggiore insieme a Spagna, Francia, Romania e Grecia. Sono i dati che emergono dalla relazione triennale della Commissione europea sull'applicazione dei programmi nazionali per l'apicoltura, che l'Ue cofinanzia al 50% con circa 33 milioni di euro l'anno. La relazione evidenzia anche la tendenza all'aumento degli alveari e alla riduzione del numero di apicoltori.
Nel 2015 l'Italia ha percepito l'8,6% dei contributi, quarto paese europeo dopo Spagna, Francia e Romania. Fattore chiave per l'assegnazione del contributo Ue ai singoli Stati membri è il numero di alveari presenti nel loro territorio. Dal 2014 al 2015 la produzione nazionale di miele è aumentata da poco più di 15.000 a oltre 23.000 tonnellate, risultato che vede l'Italia al quinto posto in Europa, dopo Romania, Spagna e Ungheria e di poco inferiore alla Germania. Si conferma la tendenza, che si registra da oltre dieci anni in tutta l'Ue, all'aumento del numero di alveari, passati da quasi 14.000 del 2011-13 a 15.700 nel 2014-16. In diminuzione è invece il numero degli apicoltori, che nel 2017-2019 dovrebbero essere circa 600.000, in calo da 631.000 del 2014-16. (ANSA).