Rimboscati oltre 25 ettari nella regione dell'Alto Matsiatra in Madagascar nel triennio 2013-2016 grazie a Voiala, il progetto votato alla salvaguardia dell’ecosistema dell'isola africana dove le risorse naturali sono pesantemente sfruttate e a causa dell'attività umana la flora e la fauna sono attualmente minacciate o, di fatto, portate all’estinzione: si calcola che circa l’80% della foresta vergine in Madagascar é andata persa dal 1950 ad oggi. Lo fa sapere Favini azienda che produce carta sostenibile e sostiene il progetto tramite l’Universitá di Padova fornendo know-how e supporto finanziario.
Partito nel 2009, nei primi 3 anni Voiala si é focalizzato sull’istruzione e sulla protezione di 2.000 ettari di foresta vergine da un ulteriore sfruttamento e distruzione. Allo stesso tempo, spiega l'azienda, sono state create infrastrutture per permettere il rimboschimento della terra. L'obiettivo principale dell’ultimo triennio, invece, è stato realizzare un modello da seguire per le altre collettività, evidenziando i benefici che si possono ottenere dalla terra e dalle sue risorse e adottando un comportamento più consapevole e rispettoso. Il progetto di riforestazione responsabile, avviato nel 2012, ha contribuito al rallentamento del fenomeno della scomparsa delle foreste della regione dell'Alto Matsiatra, nella provincia di Fianarantsoa, nel Madagascar centro-meridionale. Fino a marzo 2016 sono state introdotte 34 specie diverse, di cui 15 specie alloctone, 14 specie endemiche del Madagascar e 5 specie indigene: in totale, sono stati rimboscati oltre 25 ettari.
Il progetto di riforestazione responsabile è stato fondato sulla presa di responsabilità da parte delle popolazioni locali, che sono state chiamate a gestire direttamente e consapevolmente il proprio territorio, per valorizzarlo e di proteggerlo. Tra gli obiettivi di Voiala c’era anche quello di migliorare gli standard di vita della comunità, grazie a sistemi di agricoltura innovativi e ad un turismo ecologico.
“Un aspetto del progetto Voiala che apprezziamo particolarmente è il coinvolgimento attivo degli abitanti del territorio, sempre in prima linea nella difesa e nel miglioramento del proprio ambiente”, spiega Eugenio Eger, AD di Favini aggiungendo che "supportare il progetto rappresenta per l'azienda un tassello della nostra filosofia, che vede il rispetto ambientale tra i principi base per una produzione di carta sostenibile. Abbiamo adottato per primi in Italia gli standard FSC, abbassato notevolmente il consumo d’acqua rispetto gli standard del settore e creato le rivoluzionarie Alga Carta e Crush. Con il 2016, si è concluso un importante ciclo di progetti in Madagascar e il prossimo triennio vedrà Favini ancora protagonista, in collaborazione con Voiala, ampliando le forme di sostegno a supporto delle molteplici esigenze del territorio malgascio”, conclude Eger.