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Stampa 3D per salvare la Grande barriera corallina

Ricercatori di Sydney vogliono creare protesi di corallo

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 31 MAR - Anche la stampa 3D come possibile strumento di salvezza per la Grande barriera corallina australiana. L'ecosistema, come evidenziato da un recente studio su Nature firmato da decine di scienziati, è nuovamente interessato da un maxi fenomeno di sbiancamento dei coralli dopo quelli devastanti del '98, del 2002 e del 2016 e ora alcuni ricercatori puntano a creare con la stampa 3D delle protesi di corallo che possano aiutare i "reef" a riprendersi.

Il progetto è dell'Università di Sydney ed è partito con una mappa tridimensionale della barriera per capire dove intervenire. La tecnologia è nuova, spiega al Guardian la ricercatrice Renata Ferrari Legorreta, e l'obiettivo è quello di creare protesi ottenute da stampa in 3D dei coralli che facciano da habitat per i pesci e da struttura di base su cui i coralli possano crescere. "Finora non abbiamo mai creato una barriera artificiale che assomigli alla struttura di un reef naturale", spiega Ferrari. E con la stampa 3D "questo è il vantaggio principale": "forniamo ai coralli la stessa esatta struttura del loro reef perché ne abbiamo ottenuto i modelli prima che sbiancassero. Li abbiamo replicati".

Dopo aver testato la resilienza dei coralli ottenuti da stampa 3D in acqua, i ricercatori auspicano di "piantarne" alcuni sulla Grande barriera corallina già quest'anno. Tuttavia, sottolinea Ferrari, qualsiasi sforzo mirato sarà inutile se non si agirà globalmente sui cambiamenti climatici: è questa, spiega, la minaccia numero uno per le barriere coralline di tutto il mondo.(ANSA).

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