Appassionati di immersioni, o semplicemente chi fa snorkeling, possono diventare "Sentinelle del Mare" nel monitoraggio della biodiversità e della salute del Mediterraneo. Non serve avere particolari competenze scientifiche e bastano pochi minuti: al termine dell'immersione, questi amanti del mare compilano una scheda, indicando la presenza e abbondanza delle specie marine incontrate avendo a disposizione delle immagini per riconoscerle.
E' il progetto "Divers United for the Environment" (DUE project) ideato dal Laboratorio di Biologia Marina e Pesca di Fano e Marine Science Group dell'Università di Bologna e lanciato nel marzo scorso per monitorare e tutelare le specie animali e vegetali del Mar Mediterraneo coinvolgimento quindi volontari non professionisti in un programma scientifico.
Il metodo di ricerca utilizzato, diffuso a partire dagli anni '90, si chiama "Citizen Science" e "ha come vantaggi la raccolta di un'elevata quantità di dati in tempi brevi, con costi ridotti per gli istituti di ricerca, favorendo, inoltre, l'educazione ambientale dei partecipanti al progetto" spiega . DUE project coinvolge in particolare gli appassionati di immersioni, le "Sentinelle del Mare", nel monitoraggio della biodiversità e della salute del nostro mare.
Le schede compilate, inviate all'Università di Bologna, vengono elaborate dai ricercatori. I risultati ottenuti, confrontati con quelli di un precedente monitoraggio (Sub per l'Ambiente) svolto tra il 2002 e il 2005, permetteranno di verificare l'attuale stato di salute del Mar Mediterraneo. Chiunque voglia partecipare può richiedere le schede tramite posta elettronica o tramite web.