Ci sono rose, begonie e caffè tra le 1.730 nuove piante che botanici ed esploratori hanno scovato in giro per il mondo l'anno scorso, ma anche specie utilizzabili per cibo, medicine e legname, sebbene alcune di esse siano già a rischio estinzione. A illustrarle è lo State of the World's Plants diffuso dai Royal Botanic Gardners a Kew. Tra le specie, in Brasile sono state scoperte 11 varietà di manioca, dalla cui radice, commestibile e ricca di amido, dipende il sostentamento di milioni di persone ai tropici. Altre piante edibili finora sconosciute sono parenti selvatiche di canna da zucchero, cappero, zenzero e vaniglia. Promettente anche la scoperta di una nuova pianta di caffè, in Madagascar, dai chicchi grandi e capace di resistere in salute anche a una temperatura di 40 gradi. Utilizzabili in campo cosmetico e farmaceutico sono invece le piante cugine dell'aloe vera. Del Madagascar è poi una specie di bambù che fiorisce per 2-3 anni ogni 50 anni, mentre è del Camerun un nuovo albero alto 39 metri e già a rischio, perché presente solo nel parco nazionale di Korup. Gli esploratori si sono imbattuti anche in diverse piante da giardino, tra cui 39 varietà di begonia dalle foreste della Malesia, nove rose e fior di vetro dalla Cina, alcune violette dalla Turchia.