Per invadere nuovi ecosistemi le cosiddette specie "aliene" sfruttano anche il vecchio stratagemma del cavallo di Troia, anche se non intenzionalmente. È accaduto nel Mediterraneo dove il pesce coniglio arrivato dal Mar Rosso attraverso il canale di Suez ha portato involontariamente con sé altre decine di microrganismi "alieni". È quanto emerge da uno studio dell'Helmholtz Centre for Ocean Research Kiel (Geomar) pubblicato sulla rivista Limnology and Oceanography Letters.
Da tempo alcuni organismi unicellulari originari dell'Indo-Pacifico - i foraminiferi - hanno cominciato a proliferare anche nel Mar Mediterraneo, ma soltanto ora gli scienziati hanno capito come ci sono arrivati. A fare da ponte, inconsapevole, sarebbe stato il pesce coniglio. Questa specie, originaria del mar Rosso e "invasiva" del Mare Nostrum, nutrendosi ingerisce accidentalmente altri organismi marini che vengono espulsi attraverso le feci, alcuni ancora vivi. Un fenomeno noto nei laghi e nei fiumi, spiegano gli scienziati, ma più difficile nell'ambiente marino. Secondo i ricercatori in questo modo i pesci coniglio hanno mangiato e spostato altre specie per decenni.