- ROMA - Un balzo in avanti del 70% in soli 10 anni: gli uccelli selvatici ad alto rischio di estinzione passano in Europa dalle 40 specie del periodo 1990-2000 alle 68 del periodo 2000-2010. E' l'informazione più rilevante, e preoccupante, della nuova edizione di "Birds in Europe 3": un rapporto redatto dalla ong animalista Birdlife International (dopo quelle del 1994 e del 2004) e presentato oggi all'Assemblea nazionale di Lipu-BirdLife Italia, in svolgimento a Parma.
Birds in Europe 3 ha preso in considerazione 541 specie di uccelli selvatici in 50 Paesi europei, con il contribuito di migliaia di ornitologi e appassionati in tutta Europa.
Fra le specie "Spec 1" (in uno stato di conservazione sfavorevole e minacciate a livello globale), in Italia ci sono la berta minore, specie pelagica la cui popolazione mondiale nidificante risiede per il 65% proprio nel nostro paese, e il nibbio reale, rapace diurno concentrato nei paesaggi agricoli e steppici del sud Italia.
Ci sono poi cinque specie ancora cacciabili, nonostante siano "SPEC 1": coturnice, moriglione, pavoncella, tortora selvatica e tordo sassello. La Lipu ha scritto di recente a Ispra, Regioni e Ministero dell'Ambiente chiedendo di escludere subito queste specie dalla lista delle cacciabili.