Sì dell'Aula della Camera al ddl Parchi. Il testo, approvato a Montecitorio con 249 voti a favore, 115 contrari e 32 astenuti, torna al Senato. Contro hanno votato Si, Mdp; M5S, Lega e Cor. Fi si è astenuta.
Realacci, la riforma è un passo avanti per l'Italia
"Con la riforma il sistema dei parchi esce rafforzato, sia nella trasparenza della governance che nel rapporto con il territorio. Un passo avanti per un'Italia che guarda al futuro". Lo afferma il presidente della commissione Ambiente alla Camera Ermete Realacci sul via libera di Montecitorio alla proposta di legge di riforma delle Aree protette, che ora tornerà al Senato. "L'obiettivo della riforma è rendere le aree protette un modello di sviluppo per l'intero Paese, incrociando natura e cultura, coniugando la tutela e la valorizzazione del territorio e delle biodiversità con la buona economia, sostenibile e più a misura d'uomo", osserva Realacci. Tra i punti qualificanti del testo c'è "la reintroduzione del piano triennale: uno strumento di programmazione nazionale per tutto il sistema, con priorità nei finanziamenti per le aree protette regionali e marine. Per il piano sono previsti 30 milioni nel prossimo triennio. Fondi che verranno assegnati secondo criteri indicati dal Comitato nazionale per le aree protette, in cui è presente anche il ministero dei Beni culturali. A questi vanno aggiunti i 3 milioni annui esplicitamente previsti per le aree marine protette e le risorse derivanti dalle royalties". Tra le altre cose arriva "la selezione pubblica per rendere più trasparente la nomina dei direttori dei parchi nazionali e, sia per i direttori che per i presidenti, vengono introdotti requisiti più rigorosi". Si individuano "anche modalità per la tutela della biodiversità e per la gestione della fauna maggiormente rispondenti alla direttive comunitarie. Viene introdotto il divieto di nuove trivellazioni petrolifere nei parchi".
Velo, la legge è una grande opportunità di sviluppo
La riforma è "una grande opportunità di sviluppo sostenibile per i territori. Con la legge arrivano più fondi: 30 milioni di euro per i parchi e 9 per le aree marine protette nel triennio 2018-20". Lo afferma la sottosegretaria all'Ambiente Silvia Velo sul libera da parte della Camera al cosiddetto ddl Parchi, il disegno di legge che riforma e migliora la legge istitutiva delle aree protette (la 394 del 1991). "Il provvedimento approvato oggi dall'Aula - dichiara Velo - garantisce e promuove la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale del nostro Paese; introduce novità per quanto riguarda la governance degli enti gestori, più snella per le aree protette, prevede una serie di semplificazioni procedurali e rafforza la capacità delle aree protette di beneficiare di finanziamenti ulteriori rispetto alle risorse concesse annualmente dal ministero dell'Ambiente". "Aspetto fondamentale di questa legge - aggiunge la sottosegretaria - è la possibilità che viene offerta ai parchi e alle aree marine protette di essere non solo un presidio di difesa del patrimonio ambientale, ma anche un vero e proprio motore di sviluppo per l'economia locale. Il provvedimento, infatti, prevede una serie di strumenti che consentiranno ai parchi di promuovere iniziative economiche di valorizzazione del territorio e del patrimonio edilizio esistente, azioni per sostenere il turismo sostenibile" "Il governo - conclude Velo - assume un importante impegno dal punto di vista economico prevedendo un finanziamento di 30 milioni di euro per i parchi e 9 per le aree marine protette nel triennio 2018-20 a valere sui proventi delle aste CO2".