- ROMA - "Serve un nuovo approccio al Delta del Po, per questo abbiamo lanciato il progetto Eridano che punta a una visione di sistema, orizzontale, e vedere tutti collegati i siti Unesco presenti lungo il fiume". E' quanto afferma Ettore Bonalberti, presidente dell'associazione internazionale di cultura e lavoro Aikal, con sede a Venezia, in occasione del primo Forum mondiale dei giovani Mab Unesco, Delta del Po, riserva della biosfera. "Eridano - aggiunge Bonalberti - intende creare una piattaforma europea dedicata a tutti i fiumi con foci deltizie perché fortemente ambientali". In favore di una valorizzazione a tutto campo del Po si schiera anche l'esperto di agroalimentare e docente di enoturismo Giampietro Comolli: "Il Po - afferma Comolli, che è anche ceo dell'iniziativa UnPoxExPO - è un simbolo ideale di biosfera e biodiversità, per la sua storia millenaria, vissuta, al centro di eventi mondiali nei secoli, cioè cultura, ma anche tipicità agroalimentari, nutrizionali enogastronomiche di una area vasta umida che oggi producono decine dei più grandi dop italiani, e tante ricette di piatti che fanno bene alla salute".
"Il Po - prosegue Comolli - deve essere visto come risorsa, non come malato cronico da controllare. I cambi climatici, la carenza idrica, lo spreco d'acqua sono fatti reali e urgenti. Un approccio diverso al Po può creare occupazione, nuove imprese. Dalla tutela alla valorizzazione. Una sostenibilità che parte dall' agro-alimentare-ambientale-turistico, dall'incrocio fra dieta mediterranea e dieta continentale, fra stagionalità dei cibi e conservazione del cibo stesso come non-spreco".