Il governo dello stato centroamericano del Belize ha introdotto per legge venerdì 20 ottobre una moratoria permanente sull'attività petrolifera offshore all'interno e intorno alla sua barriera corallina.
Questo provvedimento arriva ad un anno dai test sismici per la ricerca di petrolio vicino alla barriera, che sono stati interrotti in seguito alle proteste dell'opinione pubblica locale e internazionale.
Per il WWF, che riferisce la notizia in un comunicato, "la decisione di fermare l'esplorazione del petrolio nel mare territoriale e nella zona economica esclusiva del Belize rappresenta un passo avanti per la salvaguardia della barriera corallina più grande dell'emisfero occidentale e per la conservazione marina a livello mondiale".
Con circa 1.400 specie, la barriera corallina di Belize, riconosciuta patrimonio mondiale dell'UNESCO dal 1996, è uno degli ecosistemi più ricchi di biodiversità al mondo. Inoltre rappresenta una fonte di sostentamento fondamentale per oltre la metà della popolazione del Belize.
Tuttavia, dal 2009 il sito è scivolato nella lista dei Patrimoni mondiali dell'Unesco a rischio, a causa delle minacce industriali e per l'assenza di un solido quadro normativo per garantire la protezione della barriera corallina.