ROMA - La Corte suprema di giustizia della Colombia ha ordinato al governo e alle autorità regionali di proteggere l'Amazzonia dalla deforestazione, con una sentenza nella quale ricorda che lo Stato non ha affrontato nell'area amazzonica colombiana il disboscamento "allarmante" che è aumentato tra il 2015 e il 2016 del 44%, da 56.952 a 70.074 ettari persi in un anno. Lo riportano media locali.
L'alta corte ha quindi ordinato di elaborare un "Patto intergenerazionale per la vita dell'Amazzonia colombiana" (Pivac) per ridurre a zero i gas a effetto serra e la deforestazione zero e per integrare componenti di conservazione ambientale nei piani comunali di utilizzo del territorio.
La corte ha aggiunto che è necessario disporre l'effettiva esecuzione delle misure di polizia, giudiziarie e amministrative anche dalle autorità ambientali con giurisdizione nel territorio amazzonico. La Corte Suprema ha stabilito che lo Stato colombiano non ha affrontato in modo efficace la deforestazione in Amazzonia, nonostante "abbia firmato numerosi impegni internazionali" sul tema.
La sentenza spiega che le Corporazioni regionali autonome (CAR, autorità ambientale) non svolgono le loro funzioni di valutare, controllare e monitorare le risorse naturali, né di sanzionare le violazioni delle norme di protezione ambientale "La deforestazione avviene in luoghi sotto la protezione dei Parchi Naturali Nazionali della Colombia. Dipartimenti come Amazonas, Caquetá, Guaviare e Putumayo, inoltre, non rispettano le funzioni di protezione ambientale, e nei comuni dell'Amazzonia si concentrano alti livelli di deforestazione senza alcun contrasto a questa situazione", afferma la Corte.