Dal pappagallo pigmeo dal petto rosso al cervo-topo della Thailandia, sono a rischio estinzione circa 600 specie animali in più rispetto a quelle già note. Ad aggiornare i numeri uno studio guidato da un ricercatore italiano, Luca Santini, e pubblicato su Conservation Biology: emerge che le stime delle specie in pericolo andrebbero "aggiornate urgentemente". Gli attuali metodi utilizzati dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) usano informazioni come la dimensione della popolazione conosciuta e la distribuzione, per classificare gli animali minacciati in cinque categorie, da "minimo interesse" a "in pericolo critico". "Gli esperti però hanno oggi una quantità limitata di dati da applicare alle oltre 90.000 specie attualmente inserite nella Lista rossa", ha spiegato Luca Santini. Inoltre "spesso questi dati sono obsoleti o inaccurati perché alcune specie che vivono in aree molto remote non sono state studiate adeguatamente. Ciò potrebbe portare a classificarle in modo errato.