"I giudici devono riconoscere che il principio di prevenzione, garantito dalla Costituzione e dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, non viene rispettato nella politica climatica svizzera". Cosi' l'Associazione svizzera delle anziane per il clima ha motivato il ricorso inoltrato al Tribunale federale, la più alta autorità giuridica elvetica, contro la decisione delle autorità di non entrare nel merito della causa intentata per ottenere una migliore tutela contro il riscaldamento climatico.
L'Associazione delle anziane per il clima - spiega l'agenzia di stampa svizzera Keystone Ats - spera che il Tribunale federale, contrariamente al Dipartimento (ministero) federale dell'Ambiente e al Tribunale amministrativo federale, si pronunci sul merito della causa.
Nel 2016 - ricorda l'agenzia di stampa - l'Associazione aveva scritto al governo per denunciare presunte omissioni delle autorità nella politica climatica e chiedere misure supplementari per ridurre le emissioni dei gas responsabili dell'effetto serra. La legge prevede infatti che chiunque possa far valere un interesse di protezione possa chiedere alle autorità di porre fine a un'azione contraria al diritto o di rimediare alle conseguenze negative dimostrando di essere colpito dall'azione contestata in misura maggiore rispetto al resto della popolazione.
Le promotrici dell'iniziativa sostengono che le donne anziane soffrano più degli altri gli effetti del cambiamento climatico, poiché i rischi per la loro salute dovuti ai periodi di canicola sempre più frequenti e prolungati sono più elevati. Le responsabili dell'Associazione ammettono tuttavia che la loro iniziativa guarda oltre: probabilmente, dicono, non ci saremo più tra 20 o 30 anni per vedere il risultato, ma si mobilitano per le generazioni future.