Le Alpi marittime sono candidate a entrare nel Patrimonio mondiale dell'Umanità dell'Unesco. La candidatura promossa dal ministero dell'Ambiente è stata confermata oggi dal Consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco. L'Italia, spiega il dicastero nel darne notizia, è capofila di questa candidatura che vede insieme anche Francia e Principato di Monaco. La valutazione definitiva è attesa entro giugno.
La Commissione nazionale ha anche preso atto favorevolmente della richiesta del ministero dell'Ambiente di "avviare un procedimento per estendere il sito Unesco delle faggete vetuste a ulteriori foreste, tra le quali quelle delle foreste del Cansiglio e dei parchi nazionali del Pollino, dell'Aspromonte e del Gargano".
Per quanto riguarda la candidatura degli "Ecosistemi forestali della Sila" per l'iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale come sito naturale, il Consiglio direttivo ha deciso di "soprassedere alla sua presentazione - si legge nella nota del dicastero - in quanto la candidatura ha ricevuto una valutazione negativa da parte dell'Uicn (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), organo di valutazione del Comitato del Patrimonio Mondiale competente per i siti naturali". Nella sua valutazione l'Uicn ha messo in risalto che l'area inclusa nella candidatura ha già ottenuto nel 2014 il riconoscimento di Riserva della Biosfera Unesco.
"L'Italia è orgogliosa di avere un patrimonio naturale e una ricchezza di biodiversità che il mondo ci invidia. Stiamo ulteriormente arricchendo il quadro dei siti Patrimonio Mondiale dell'Umanità, riconoscimenti che aiutano a promuovere il territorio, la microeconomia locale e l'ecoturismo" ha detto Sergio Costa, ministro dell'Ambiente. "Nessuno si senta amareggiato se la candidatura della Sila non ha trovato accoglimento, gode già del prestigioso riconoscimento Mab Unesco, ed è un nostro preciso impegno organizzare nei prossimi mesi presso l'Unesco una serie di iniziative per valorizzare quel territorio".