ROMA - Sta aumentando in tutto il mondo la domanda di sabbia e di ghiaia, arrivata a 40-50 miliardi di tonnellate l'anno a causa dell'accresciuta urbanizzazione e dello sviluppo delle infrastrutture: una quantità enorme, con un aumento del 5,5% annuo, che viene sottratta a spiagge e fiumi e la cui estrazione danneggia gravemente l'ambiente. Lo sottolinea un rapporto dell'Onu che rileva come il depauperamento di questi elementi nell'ambiente sta provocando inquinamento, inondazioni, abbassamento delle falde acquifere e un peggioramento della siccità. Il rapporto 'Sabbia e sviluppo durevole. Nuove soluzioni per le risorse ambientali mondiali' mostra come i modelli di consumo dovuti alla crescita demografica, all' urbanizzazione e lo sviluppo delle infrastrutture hanno triplicato la domanda di sabbia negli ultimi decenni.
L'estrazione di sabbia, oltre alla costruzione di dighe, hanno, dunque, ridotto l'apporto di sedimenti fluviali a molte zone costiere, con conseguente riduzione del deposito nei delta dei fiumi e accelerazione dell'erosione delle spiagge.