Sette Paesi hanno firmato a Leticia, nella selva amazzonica della Colombia, un accordo per stabilire meccanismi di vigilanza e reciproco appoggio per scongiurare future tragedie ambientali in Amazzonia.
I presidenti di Colombia (Ivan Duque), Perù (Martin Vizcarra), Ecuador (Lenin Moreno), Bolivia (Evo Morales) e Brasile (Jair Bolsonaro), accompagnati dai rappresentanti di Guyana e Suriname, hanno approvato un documento denominato 'Patto di Leticia per l'Amazzonia'.
L'accordo include, fra l'altro, la creazione di un 'meccanismo di cooperazione regionale e di interscambio di informazioni' che permetta di combattere le economie illegali che mettono a rischio la selva amazzonica.
Altro punto importante del 'Patto' è la costituzione di una 'Rete amazzonica di cooperazione', di cui faranno parte gli organismi esistenti in ciascun Paese per far fronte alle emergenze, e che d'ora in poi estenderanno le loro preoccupazioni ai disastri naturali in Amazzonia, colpita nelle ultime settimane da incendi che hanno distrutto migliaia di ettari di bosco e sottobosco.
I firmatari si sono impegnati anche a scambiare i loro 'know how' riguardanti il contrasto degli incendi forestali e a strutturare monitoraggi congiunti degli ecosistemi che integrano il 'Polmone del mondo'.
Alla riunione, svoltasi in una 'maloca' (casa indigena) all'interno della sede di Leticia dell'Università nazionale, hanno partecipato anche rappresentanti dei popoli indigeni, evento che ha aumentato il carattere simbolico del vertice.
Durante il dibattito, il presidente boliviano Morales ha sollecitato l'associazione al 'Patto' del Venezuela, ed in particolare del suo presidente Nicolas Maduro, ed in questo spirito ha invitato i suoi colleghi a mettere da parte le "divergenze politiche" a beneficio della biodiversità e dell'ambiente.