ROMA - Dopo oltre vent'anni di campagne portate avanti da Greenpeace e altre associazioni ambientaliste, il governo della regione di Arcangelo, nel nordovest della Russia, ha istituito la riserva naturale Dvinsko-Pinezhsky. Il parco, uno dei più grandi del Paese, protegge una foresta boreale incontaminata di 300 mila ettari, un'area equivalente a quella del Belgio.
"Dopo decenni di campagne, quest'area della Grande Foresta del Nord sarà finalmente protetta, per il bene delle generazioni future e del Pianeta - dichiara Martina Borghi, campagna Foreste di Greenpeace Italia -. Gli alberi, le piante e il suolo dell'ecosistema forestale boreale rappresentano il più grande deposito terrestre di carbonio: proteggere la Grande Foresta del Nord è essenziale per proteggere il clima del Pianeta".
Circa il 60 per cento della Grande Foresta del Nord (950 milioni di ettari) si trova proprio in Russia, dove però le blande leggi forestali permettono la frammentazione o la radicale trasformazione delle foreste, spingendo le aziende del settore del legno e della carta a spostare la loro attenzione verso le foreste vergini.
Originariamente, la Foresta Dvinsky si estendeva per oltre 1 milione e 500 mila ettari: oggi, a causa della deforestazione legata alla produzione di legno e carta, ne rimangono solo 700 mila. "La nuova riserva naturale ne protegge poco meno della metà, resta quindi ancora molto da fare", conclude Borghi.