SYDNEY - I devastanti incendi che hanno colpito l'Australia in questa stagione estiva sono "globalmente senza precedenti" e hanno bruciato oltre un quinto delle foreste, nel pieno di una siccità mai registrata prima, legata a sua volta al cambiamento climatico. E' la conclusione di una ricerca della Western Sydney University pubblicata in un'edizione speciale della rivista Nature Climate Change. La perdita annuale di foreste a causa degli incendi estivi è rimasta finora tipicamente sotto il 2%.
Gli studiosi dell'Institute for the Environment dell'ateneo hanno esaminato i dati del disastro, per determinare in che misura può essere attribuito alle crescenti temperature. Gli incendi negli stati sudorientali del paese, New South Wales e Victoria, hanno bruciato circa 5,8 milioni di ettari di foreste di latifoglie. Sono stati di maggiori dimensioni di qualunque incendio registrato in Australia dall'inizio dell'insediamento europeo 230 anni fa, e molto più estesi di simili incendi di foreste nel mondo, in almeno gli ultimi due decenni.
"Già a metà della primavera scorsa ci siamo resi conto che una grandissima parte delle foreste dell'Australia orientale poteva prendere fuoco in questa singola stagione estiva", scrive Mathias Boer, principale autore dello studio, specialista di ecologia del paesaggio e di gestione degli ambienti soggetti a incendi. "Lo shock è venuto quando ci siamo resi conto che questa stagione era fuori scala globalmente, in termini della proporzione di sezione continentale di bioma di foresta andata in fiamme".