(ANSA) - ROMA, 28 AGO - Scende in campo anche Greenpeace a sostegno della mobilitazione globale di tre giorni dei "Fridays for Future" per l'Amazzonia. A darne notizia è la stessa organizzazione non governativa ambientalista comunicando, per lo svolgimento delle attività, la disponibilità dei propri canali social internazionali invitando i propri volontari a unirsi all'iniziativa. Al centro della mobilitazione, in programma dal 28 al 31 agosto, tre richieste principali: fermare la deforestazione e le violazioni dei diritti umani, rendere le filiere sostenibili e diminuire drasticamente la produzione, il commercio e il consumo di carne e prodotti strettamente legati alla distruzione delle foreste e alle violazioni dei diritti umani, bloccare l'accordo tra Unione europea e Mercosur. Le istanze- spiega una nota- "arrivano in un momento drammatico" nel quale, "sebbene l'Amazzonia sia essenziale per la vita dei popoli indigeni e per la protezione del clima del pianeta, la crescente deforestazione rischia di portare questa foresta pluviale tropicale ad un punto di non ritorno, trasformandola in un ecosistema più simile a quello di una savana, sebbene con molta meno biodiversità". "Gli incendi continuano a divampare e solo nel mese di luglio sono andati in fumo- dichiara Martina Borghi, campagna foreste di Greenpeace Italia- 3.515 chilometri quadrati di foresta". "Oltre che dal fuoco, aggiunge- i popoli indigeni devono difendere l'Amazzonia dalle invasioni degli accaparratori di terre, che utilizzano gli incendi come pretesto per espandersi". "Quel che sta accadendo- conclude- ci riguarda molto da vicino, l'Ue sta infatti discutendo l'approvazione del Mercosur, un accordo commerciale con Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay"(ANSA).