L'Emilia-Romagna mette le radici per il futuro: piantato oggi a Bobbio, sull'Appennino piacentino, il primo dei quattro milioni e mezzo di alberi, uno per ogni residente, che nei prossimi quattro anni andranno a costituire il nuovo orizzonte verde della regione.
Nel piano la Regione investe 14,2 milioni di euro che da subito ed entro fine anno consentirà agli emiliano-romagnoli di mettere a dimora le prime 500mila piante: in giardini, parchi, lungo i corsi d'acqua e negli spazi che vorranno, creando una nuova superficie verde di 500 ettari. I cittadini residenti potranno recarsi in 21 vivai accreditati e ritirare gratis il proprio albero da piantare, mentre alle imprese basterà fare un accordo con il proprio Comune per ricevere le piante. Potranno inoltre partecipare enti locali, scuole, associazioni.
Il primo albero, simbolico, piantato a Bobbio perché da poco inserito tra i borghi più belli d'Italia e in una delle province più colpite dal coronavirus, è stato un carpino, specie adatta alle zone collinari e montane, nel Parco della Resistenza.
"Vogliamo fare dell'Emilia-Romagna la regione della sostenibilità - afferma il presidente Bonaccini - e il piano che parte oggi la rende un grande polmone verde per l'Italia". "Tra quattro anni - aggiunge - avremo oltre 10mila ettari verdi in più, che tradotto significa azzerare 45mila tonnellate all'anno di CO2".