"Il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza o Recovery Plan, n.d.r.) andrà a riparare una serie di cose fondamentali: la messa in sicurezza, i bacini idrici, la parte energia. Ma deve anche consentirci di far partire qualche tecnologia nuova che ci consenta di potenziare la nostra capacità di prevenire. Solo se saremo in grado di prevenire in maniera avanzata, saremo in grado in futuro di intervenire in maniera pianificata, e non in emergenza. Se noi oggi riusciamo a mettere in piedi una buona macchina di prevenzione, basata su tecnologie moderne, ci sarà più facile fare un programma di mitigazione del danno e del rischio, senza essere in emergenza".
Lo ha detto stamani il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ad un webinar al Senato sui rischi naturali.
"Per prevenire dobbiamo monitorare il nostro territorio con tutte le tecnologie disponibili: sensori di terra, sensori che volano, satelliti - ha proseguito Cingolani - Tutto va integrato, è il concetto della fusione dei dati. Ci siamo inventati l'intelligenza artificiale come qualcosa più svelta di noi per analizzare masse di dati che noi ci metteremmo troppo ad analizzare. Questi dati devono essere protetti e messi da qualche parte. Ecco perché è così importante il cloud nazionale.
Una volta che li abbiamo ben ordinati e gestiti, lì possiamo davvero osservare come vengono erose le coste, cosa succede se qualcuno sta facendo traffici strani coi rifiuti, come sono impattate le foreste, l'analisi chimica dell'atmosfera in certe zone. Se noi sappiamo, possiamo mettere in atto una politica di prevenzione". (ANSA).