Nel 2014 sono 75.900 le tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici (Raee) trattate da Ecodom, il principale Consorzio italiano per il recupero e il riciclaggio degli elettrodomestici. Così facendo sono state riciclate 45.139 tonnellate di ferro, 2.166 tonnellate di alluminio, 1.775 tonnellate di rame e 7.839 tonnellate di plastica. Soprattutto si è riuscito ad evitare l'immissione in atmosfera di oltre 850.000 tonnellate di CO2.
Dai dati diffusi dallo stesso Consorzio emerge che nell'anno appena passato è risalita la raccolta di circa il 6,8% (in tutto Ecodom ha gestito il 32% dei rifiuti elettrici), con diversità a seconda dei raggruppamenti (per Ecodom): più 0,3% per frigoriferi e condizionatori (35.100 tonnellate); più 13,3% per lavatrici, lavastoviglie, cappe, forni (40.300 tonnellate); più 2,7% per piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, informatica, apparecchi di illuminazione (500 tonnellate).
Quanto ai benefici per l'ambiente, oltre alla CO2 'tagliate', le materie prime seconde ottenute dal riciclo di elettrodomestici ha permesso un risparmio di oltre 78.200.000 kWh (kilowattora) di energia elettrica. La Lombardia si conferma anche quest'anno la regione più virtuosa (15.821 tonnellate trattate), seguita da Toscana (7.798 tonnellate), Veneto (7.551 tonnellate), Emilia Romagna e Piemonte; fanalino di coda, il Molise.
"Rispetto al 2013, la quantità dei Raee che abbiamo gestito quest'anno - dichiara Giorgio Arienti, direttore generale di Ecodom - è cresciuta. Un risultato molto importante, che ci ha permesso di ottenere un notevole beneficio per l'ambiente": come aver costruito un bosco per assorbire CO2 e aver risparmiato il consumo energetico annuale di 60.000 persone.