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Niente cassonetto, rifiuti meglio al mercatino delle pulci

Proposta legge Carrescia (Pd), 'seconda vita' taglia-tariffa

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 14 SET - Niente cassonetto, meglio il mercatino delle pulci o le fiere e botteghe dei rigattieri. E chi evita un rifiuto per offrirgli una 'seconda vita', non solo fa prevenzione ma abbatte anche l'impronta ecologica. Con il risultato che i cittadini virtuosi, bravi cioè a 'regalare' una seconda vita agli oggetti, potranno anche avere una riduzione della tariffa sui rifiuti (Tari). Questo lo spirito alla base di una proposta di legge dedicata alla prevenzione della produzione di rifiuti, presentata dal deputato del Pd, Piergiorgio Carrescia, alla Camera.

Il testo di legge, spiega proprio Carrescia, ''ha l'obiettivo di coniugare la riduzione dei rifiuti, stimolare gli operatori del settore dell'usato e muovere l'interesse dei comuni che avranno meno rifiuti da smaltire. Al rifiuto che viene così sottratto allo smaltimento sarà conferito un'impronta di carbonio pari ad un valore economico che porterà poi alla riduzione della Tari''. Un concetto, quello espresso in questa pdl, che parte dal Collegato Ambientale, cioè dal fatto che è possibile ora prevedere delle riduzioni tariffarie anche nel caso di ''attività di prevenzione di rifiuti'', e questo in proporzione alla quantità di rifiuti non prodotti. La pdl tiene perciò insieme i concetti di riduzione di rifiuti, decarbonizzazione, integrazione tra cittadini, aziende del recupero e soggetto pubblico. Il testo si poggia su quattro articoli: l'istituzione del registro nazionale delle reti del riuso, con due sezioni (operatori privati e centri pubblici); la gestione è affidata al ministero dell'Ambiente. Vengono descritti i requisiti che deve possedere la rete per l'iscrizione al registro, oltre agli obblighi degli iscritti.

Infine viene stabilito il modo con cui il contribuente, che ha sottratto il rifiuto al ciclo abituale, può ottenere la riduzione della Tari. ''Il testo ha un valore simbolico molto significativo - osserva il direttore di Legambiente Stefano Ciafani - tra i motivi principali, oltre alla prevenzione e al tema del 'riuso', quello che incrocia la tariffazione puntuale che, quando tutti i Comuni riusciranno ad avere, sarà la svolta definitiva per il nostro Paese''.

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