Tre persone arrestate, 142 denunciate e 62 sanzioni amministrative per un totale di 650mila euro sono il risultato dell'intensificazione dei controlli e della repressione dei reati nella Terra dei fuochi - nota per i roghi tossici - , nelle prime due settimane di marzo, da parte dei carabinieri dei Comandi provinciali di Napoli e Caserta insieme con i militari dell'Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare (la struttura in cui è confluito il Corpo forestale) e del Comando per la Tutela del lavoro. Il contributo di questi ultimi - è stato spiegato in un incontro con i giornalisti dal ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti e dal Comandante delle Unità per la Tutela Forestale, Ambientale ed Agroalimentare Carabinieri, Generale di Corpo d'Armata Antonio Ricciardi - ha consentito di scoprire anche casi di sfruttamento del lavoro nero e di identificare 41 lavoratori senza contratto di cui 13 extracomunitari.
In particolare, le tre persone arrestate erano state sorprese mentre scaricavano rifiuti speciali su un rogo appiccato sul fondo agricolo di proprietà di uno di essi, mentre altre 134 persone sono state denunciate a vario titolo per reati che vanno dalla gestione e trasporto non autorizzato di rifiuti speciali, all'abbandono, alla realizzazione di discariche abusive, allo scarico di acque reflue con emissioni in atmosfera in assenza di autorizzazione, alla violazione nella tenuta dei registri obbligatori e dei relativi formulari, all'abusivismo edilizio e alla violazione delle norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro. I carabinieri hanno sequestrato, tra l'altro, 19 tra aree agricole e private per una estensione di oltre 20 ettari, 6 discariche abusive, 1 oleificio, 8 opifici, 17 officine meccaniche, 1 autocarrozzeria, 1 cantiere edile, 10 fabbricati, 2 stabilimenti produttivi, 5 autolavaggi, 800 kg di materiali ferrosi nonché 70 kg. di alimenti scaduti di validità. I controlli si inseriscono nell'ambito delle iniziative legate al "Patto per la terra dei Fuochi" siglato nel luglio 2013 per il quale, ha ricordato Galletti, sono stati stanziati due miliardi (fra cui 750 milioni per la rimozione delle ecoballe, 250 milioni per la depurazione delle acque, altri 250 per le bonifiche e 150 milioni contro il dissesto idrogeologico).
Attività produttive in nero che oltre all'evasione fiscale fanno "evasione ambientale", cioè producono rifiuti speciali che vengono smaltiti in modo illegale, in discariche abusive. E' uno degli aspetti scoperti dai carabinieri nella Terra dei Fuochi. "La tutela ambientale è ora più forte" ha spiegato il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti rilevando che "nelle province di Napoli e Caserta lo Stato è impegnato ogni giorno sul campo contro i business criminali" e ora molto più di prima grazie alla "struttura di polizia specializzata in materia forestale, ambientale ed agroalimentare più grande d'Europa".
Galletti ha sottolineato l'importanza dell'attività di prevenzione da cui occorre cominciare anche per eliminare i danni del passato, degli ultimi 50 anni. E a proposito delle risorse economiche e agli oltre due miliardi previsti dal Patto per la Campania, il ministro ha spiegato che "è più facile trovarle che spenderle per via dei tempi lunghi provocati soprattutto da burocrazia, trasparenza e anticorruzione". Ma obiettivo unico è conciliare tre aspetti: realizzazione delle opere, rispetto della legalità e tutela dell'ambiente.
“Nelle province di Napoli e Caserta – ha detto Galletti – lo Stato è impegnato ogni giorno sul campo contro i business criminali: per questo è tanto necessaria e apprezzabile l’intensificata azione di legalità dell’Arma dei Carabinieri nella cosiddetta ‘Terra dei Fuochi’ con il lavoro delle nuove unità CUTFAA, la struttura di polizia specializzata in materia forestale, ambientale ed agroalimentare più grande d’Europa. Oggi – ha aggiunto il ministro - abbiamo certezze scientifiche sui terreni a rischio e su quelli sicuri, attività di bonifica in campo a partire dall’area vasta, progetti innovativi di monitoraggio, ingenti risorse messe a sistema con il Patto per la Campania, senza dimenticare gli ecoreati nel codice penale: tanti motivi, assieme all’imprescindibile azione di magistrati e forze dell’ordine, per essere ottimisti sul futuro ambientale e socioeconomico delle due province”.
Il Gen. C.A. Antonio Ricciardi ha sottolineato che "gli ottimi risultati raggiunti nella campagna di controlli nella zona nota come “Terra dei Fuochi”, appena conclusasi, hanno messo in evidenza le potenzialità della sinergia tra i reparti di specialità (Comando Unità Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare, che ha operato con i dipendenti comandi del Tutela Ambiente e della Regione Forestale di Napoli, e i Nuclei Ispettorato del Lavoro) e quelli territoriali dell’Arma dei Carabinieri, frutto della messa a sistema delle competenze specifiche degli uni, con le ramificazioni informative, preventive ed operative degli altri".