ROMA - Ad Anzio sono stati raccolti circa 100 pneumatici fuori uso (Pfu) abbandonati, un progetto sulle coste italiane dell'associazione Marevivo e del Consorzio EcoTyre, con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e di Federparchi-Europarc Italia e in collaborazione con la Guardia Costiera. I pneumatici raccolti saranno portati dai mezzi del Consorzio EcoTyre agli impianti di trattamento "per essere correttamente gestiti".
Sono, infatti, una tipologia di rifiuto cosiddetta 'permanente': se lasciata in natura e in mare, necessita di centinaia di anni per degradarsi completamente. Se gestita in modo corretto, invece, è riciclabile al 100%: la maggior parte viene triturata generando il cosiddetto "granulato di gomma", un materiale di riciclo riutilizzabile per diversi usi come i fondi stradali e le superfici sportive, per l'isolamento o per l'arredo urbano.
Oltre ad Anzio con l'iniziativa Pfu Zero l'associazione Marevivo ed EcoTyre sono già intervenuti a Monte Argentario e a Gallipoli. Il viaggio continua in Sicilia: a Lampedusa, lunedì 26 giugno, e a Milazzo, venerdì 30 giugno. "C'è un impegno che si caratterizza, in egual misura per professionalità e passione dei subacquei volontari: non è una cosa comune tirare su dai fondali pneumatici anche da 9 quintali come ci è successo all'Argentario", ha detto Carmen di Penta, direttore generale di Marevivo. "Da quest'anno abbiamo deciso di estendere le raccolte straordinarie anche ai porti italiani e alle isole maggiori", ha spiegato Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre.