Annunciati a Palazzo Magnani, sede di UniCredit a Bologna, i vincitori della quinta edizione del 'Premio Vivere a Spreco Zero', sorta di 'Oscar' della sostenibilità assegnati dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market e dal progetto 'Reduce' del Ministero dell'Ambiente e Università di Bologna-Distal. Ad accaparrarsi il titolo, nella categoria dei 'Amministrazioni Pubbliche', è stato il Comune di Milano grazie, si legge nelle motivazioni, alla "portata internazionale dei progetti avviati negli ultimi anni, culminati attraverso Expo con l'attivazione del Milan Urban Food Policy Pact".
Nella categoria 'Buone pratiche imprese', il riconoscimento è andato alla piemontese Dalma Mangimi, "per l'innovazione di processo che ha portato alla riduzione dello spreco convertendo in materia prima i prodotti che sarebbero diventati rifiuto" mentre una menzione speciale è andata alla Giò Style, per la sua tecnologia di conservazione, cottura e riutilizzo del cibo.
Nella categoria 'Scuole, premiati gli studenti della Fondazione Casa del giovane 'Don Mario Bottoglia' di Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano, per il progetto 'Cucino con ciò che ho'.
Al disegnatore e cartoonist Francesco Tullio Altan, è andato il premio nella categoria 'Testimonial', "per aver illustrato con fulminea incisività il paradosso del nostro tempo bulimico e sprecone, dando voce e matita, nell'ultimo decennio, ai temi dello speco alimentare, idrico ed energetico. E per aver così contribuito a sensibilizzare adulti e giovani, amichevolmente ma con straordinaria efficacia, intorno ad una questione tema centrale e ineludibile del nostro tempo".
Altan raccoglie il testimone dei riconoscimenti consegnati nel 2015 a Susanna Tamaro e nel 2016 a Paolo Rumiz e Moreno Cedroni.