In Italia ogni anno si buttano nella spazzatura 145 chili di cibo per abitante. Nelle mense scolastiche, un pasto su tre finisce nel cassonetto e nei supermercati lo spreco alimentare pesa per 18,8 chili all'anno ogni metro quadro. Ma sul fronte del cibo sprecato, ci sono anche buone notizie. L'Italia è il quarto paese al mondo nella lotta allo spreco alimentare e, secondo la Coldiretti, nell'ultimo anno quasi tre italiani su quattro (71%) hanno diminuito o annullato gli sprechi alimentari. Per sensibilizzare sull'importanza di questo tema oggi si celebra la V Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare della lotta allo spreco alimentare.
I "Diari di Famiglia dello spreco" raccontano che ogni giorno le famiglie gettano 100,1 grammi di cibo a testa: 36,92 kg di alimenti all'anno, per un costo di 250 euro annui. Per fortuna, è il 40% in meno rispetto al 2016, quando nella pattumiera erano finiti 84 kg. Il risparmio è stato di 110 euro. Il cibo più gettato è la verdura, seguito da latte e latticini, frutta e prodotti da forno. Nelle mense scolastiche quasi 1/3 dei pasti viene gettato, il 29,5%, 120 grammi per ogni studente. Lo spreco alimentare pesa anche nella grande distribuzione. Dai dati monitorati dai ricercatori delle Università di Bologna e della Tuscia emerge che negli ipermercati incide per 9,5 kg all'anno per ogni metro quadro di superficie di vendita e nei supermercati per 18,8 kg/anno per mq. Tradotto per ogni cittadino italiano significa una produzione di spreco di 2,89 kg/anno pro capite, vale a dire 55,6 grammi a settimana e 7,9 grammi al giorno.
In termini economici, l'incidenza dello spreco alimentare sul fatturato dei punti vendita è sotto l'1% per gli ipermercati, e di circa 1,4% per i supermercati. Ma secondo il Food Sustainability Index, l'Italia è anche quarta nella classifica mondiale della sostenibilità del sistema alimentare. Prima è la Francia, seguita da Germania e Spagna. Confrontando l'indice del 2016 con quello del 2017, nel nostro paese si è passati dal 3,58% del cibo gettato rispetto a quello prodotto, al 2,3%.
Galletti. "Sugli sprechi alimentari abbiamo invertito il trend, abbiamo fatto una buona legge che sta dando risultati, abbiamo mandato un messaggio che è di economia domestica, ma anche di etica, di ecologia sociale. Oggi, nella giornata contro lo spreco alimentare, l'Italia può guardarsi allo specchio con l'orgoglio di aver posto finalmente il problema all'attenzione dell'opinione pubblica e di aver cominciato a sprecare meno, con una riduzione del 20% nell'ultimo anno". Lo ha detto in un comunicato il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, in occasione della Giornata mondiale contro lo spreco alimentare. "Ma abbiamo fatto solo un primo passo - ha aggiunto Galletti -. Cento grammi al giorno, quasi 85 chili l'anno di cibo buono sprecato in ciascuna famiglia - come rivela la ricerca del progetto "Reduce" dell'Università di Bologna, promosso dal mio Ministero - sono ancora una quantità inaccettabile. Sono oltre 2,2 tonnellate di spreco economico e, come ha detto Papa Francesco, di alimenti sottratti alla mensa dei poveri. Era importante partire nella sfida contro lo spreco. L'abbiamo fatto e bene, adesso è ancora più importante andare avanti e puntare allo spreco zero".