ROMA - L'Italia, secondo i dati Eurostat, con 256,3 tonnellate per milione di euro prodotto, è il più efficiente tra i grandi Paesi europei nel consumo di materia dopo la Gran Bretagna. L'Italia si piazza poi al secondo posto nel settore del riciclo industriale, con 48,5 milioni di tonnellate di rifiuti non pericolosi avviati a recupero, risparmiando così energia primaria per oltre 17 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio all'anno. Lo ha detto l'amministratore delegato dell'Enel, Francesco Starace, presentando, insieme al presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci, lo studio '100 Italian Circular Economy Stories'.
"Si tratta di un patrimonio di conoscenze - ha sottolineato Starace -, che andrebbe valorizzato, per esempio prevedendo anche dei parametri "di circolarità" per le aziende che vengono dall'estero. "Il governo italiano - ha aggiunto l'ad dell'Enel - è partito bene" nel dibattito europeo su questi temi, ma "la continuità e la presenza nel tempo è forse preponderante, quindi bisogna vedere come si portano avanti": insomma, "chiunque governerà dovrà capire i punti di forza" dell'economia circolare. L'Enel, ha aggiunto Starace, sta "studiando cosa fare dei 33 milioni di contatori vecchi" la cui sostituzione è in corso, chiedendosi se "al di là dello smaltimento, si possano usare come altre cose".
Queste storie, ha aggiunto Realacci, "ci parlano di un modello di economia e società più sostenibile e competitivo, più equo, che potrebbe rappresentare la risposta italiana alle questioni scottanti che il presente e il futuro pongono al pianeta".