ROMA - Quasi 17.000 tonnellate di smartphone, frullatori, tablet e phon smaltiti dalle isole ecologiche disseminate in tutta Italia e dalla Grande distribuzione organizzata, con un incremento nel 2017, rispetto all'anno precedente, del 6% dei volumi di raccolta dei piccoli elettrodomestici e l'elettronica di consumo. E' quanto annuncia Ecolight, il consorzio che si occupa della gestione di RAEE, pile e accumulatori a fine vita.
"Tra i rifiuti elettronici - ricorda Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight - i piccoli elettrodomestici sono quelli più difficili da intercettare. Nonostante l'impegno in termini di raccolta e sensibilizzazione, poco meno di un quarto di questi rifiuti segue un corretto iter di raccolta e smaltimento. I restanti tre quarti restano con ogni probabilità chiusi in un qualche remoto cassetto di casa, per poi finire nel sacco dell'indifferenziata".
Recuperare correttamente un R4 è però importante. "Sono rifiuti riciclabili - sottolinea Dezio - fino al 97% del loro peso".
L'impegno di Ecolight nel 2017 si è concentrato soprattutto nella gestione dei rifiuti elettronici di piccole dimensioni: oltre il 75% di quanto è stato raccolto appartiene a questo raggruppamento. Inoltre ha attivato una serie di servizi per agevolare i cittadini e i negozi per conferire e raccogliere correttamente questa tipologia di rifiuti.
"Nel 2017 - conclude - è proseguita la nostra campagna per la diffusione delle EcoIsole RAEE: cassonetti intelligenti posti prevalentemente nelle immeditate vicinanze dei punti vendita di grandi dimensioni dove poter conferire cellulari e carica batterie, telecomandi e piccoli elettrodomestici".
Considerando anche frigoriferi e forni, monitor, televisori e lampadine a risparmio energetico, nel complesso il consorzio è arrivato l'anno scorso a gestire più di 25.000 tonnellate di rifiuti elettronici.