Si chiama Chimera, ed è un'idea destinata a rivoluzionare il settore dell'allevamento, in particolare quello avicolo, utilizzando la pollina, il letame dei polli, come fertilizzante e energia. Il progetto è stato pensato dall'azienda 3P Engineering di Chiaravalle che ne ha presentato due prototipi in anteprima, uno nello stabilimento Fileni di Osimo, l'altro in quello Lorenzetti, a Castelfidardo, in provincia di Ancona. I prototipi sono stati installati anche grazie all'autorizzazione da parte della Regione Marche. Il progetto è stato scelto dalla Commissione Europea nell'ambito del programma Life, dedicato alle nuove iniziative per le politiche ambientali e climatiche di interesse comunitario. L'obiettivo principale di Chimera è di realizzare un impianto pilota per lo smaltimento totale della pollina. La biomassa può essere utilizzata per realizzare fertilizzante di ottima qualità e allo stesso tempo generare energia, termica ed elettrica, per il sostentamento dell'azienda avicola stessa. Lo smaltimento della pollina nei Paesi Ue impatta per 25 milioni di tonnellate l'anno di gas serra, 0,48 milioni di tonnellate di ammoniaca e 100 mila tonnellate di metalli pesanti (senza considerare il trasporto) con costi che vanno dai 10 ai 22 a tonnellata (per un totale di circa 2 miliardi di euro l'anno per tutti e 152 milioni di tonnellate di letame prodotto). Dopo i prototipi di Osimo e Castelfidardo, sarà realizzato entro il 2019, un impianto pilota completo in Olanda, negli allevamenti Renders&Renders, partner di 3P Engineering nel progetto Europeo Chimera, capace di riutilizzare il 100% della pollina negli stessi stabilimenti in cui è prodotta, eliminando quindi anche il problema del trasporto e con la possibilità di produrre energia. 3P Engineering è nata come start up nel 2002 vincendo il premio E-Capital: ha già 31 brevetti registrati e un fatturato annuo di 2 milioni di euro (+10%).