Un bicchiere in silicone per alimenti, flessibile, leggero, pieghevole e "intelligente", che grazie ad un chip inserito sul fondo che si interfaccia con una app può velocizzare le operazioni di cassa. Pensato come alternativa alle migliaia di bicchieri di plastica, utilizzati e subito buttati via negli stadi, nelle discoteche o nella movida, ma declinabile anche per usi domestici. Si chiama Pcup e nasce dall'idea di due 27enni liguri, Stefano Fraioli (savonese) e Lorenzo Pisoni (genovese), che in un incubatore di Milano hanno avviato la startup Pcup srl e lanciato una campagna di crowfunding (in chiusura il 26 giugno) "che servirà a migliorare l'unicità del bicchiere, ad esempio per illuminarlo al buio" spiegano, e si preparano ad avviare la produzione.
"Pcup nasce con l'obiettivo di sostituire l'utilizzo di bicchieri di plastica usa e getta nei contesti di grande distribuzione di bevande al pubblico con un bicchiere mai visto prima, utilizzato nel modo più antico del mondo: il vuoto a rendere" spiegano. Il materiale scelto è il silicone, indistruttibile, leggero, flessibile, utilizzabile dove plastica rigida e vetro sono vietati per motivi di sicurezza. "Abbiamo voluto un bicchiere bello, comodo e il più leggero possibile, tanto da farti dimenticare di averlo addosso finché non lo riconsegni alla cassa o decidi di portarlo via, mettendolo in tasca o in borsa" spiegano Fraioli e Pisoni. "E' unico - aggiunge Fraioli - perché è digitale, legato ad una nostra app per cui si paga la consumazione passando il bicchiere in cassa e con i nostri lettori si può quantificare quanti grammi di plastica si sono risparmiati nella serata".