ROMA - "Su sfalci e potature c'è il rischio di un'ulteriore procedura d'infrazione Ue" sui rifiuti. Lo dicono Utilitalia, Fise Assombiente e Consorzio Italiano Compostatori esprimendo "tutta la loro preoccupazione per le pesanti ripercussioni che il nostro Paese subirà se il testo del ddl - recante 'Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea-Legge europea 2018' - verrà approvato senza modifiche", dal momento che questi rifiuti verrebbero esclusi da "una corretta gestione".
"Il disegno di legge, all'esame della Camera questa settimana - continuano - conferma l'esclusione dal campo di applicazione della disciplina sui rifiuti degli 'sfalci e potature derivanti dalla manutenzione del verde urbano; in questo modo questo tipo di rifiuti rimane fuori da un'ottica di corretta gestione". In origine l'articolo, rilevano le associazioni, "aveva la funzione di chiudere la procedura d'infrazione europea, aperta da Bruxelles proprio perché con la legge 154/2016 ('Collegato Agricolo'), l'Italia aveva escluso dalla disciplina sui rifiuti gli 'sfalci e le potature' della manutenzione del verde urbano".
"Tuttavia - viene spiegato - la normativa europea è chiara nel definire che i rifiuti biodegradabili di giardini e parchi sono rifiuti organici, e che i rifiuti della manutenzione del verde pubblico (foglie, sfalci d'erba e potature di alberi) sono rifiuti urbani. Per questa ragione - concludono - l'Italia" potrebbe "subire una nuova, ulteriore procedura d'infrazione in materia di rifiuti. Cosa di cui proprio non si sentiva certo il bisogno".