ROMA - Un network internazionale fra aziende e organizzazioni no profit per creare un sistema di raccolta e riciclo dei rifiuti di plastica nei paesi più poveri, che coinvolga i tanti raccoglitori locali e garantisca loro condizioni di lavoro dignitose.
E' questa la Fair Plastic Alliance, formata da Serioplast, azienda internazionale leader nel settore della produzione di plastica per conto delle principali multinazionali globali; Oxfam e Cesvi, ong impegnate in progetti di sviluppo; WeCyclers, una startup nigeriana per il riciclo della plastica; numerose cooperative di base che riuniscono i lavoratori informali del settore.
"La Fair Plastic Alliance intende affrontare in modo innovativo le problematiche ambientali e sociali generate dalla plastica, facendo leva sull'inclusione attiva dei lavoratori informali - spiega Delia Innocenti, CEO di Serioplast -. Gli investitori rinunciano ai dividendi e reinvestono i profitti per l'inclusione e lo sviluppo delle comunità locali".
L'idea dell'alleanza è nata da esperienze concrete in Sud Africa e Nigeria, che hanno portato alla creazione di opportunità economiche per migliaia di raccoglitori.
"Ho creato WeCyclers, convinta che togliere dall'informalità migliaia di raccoglitori di rifiuti della mia città, Lagos, facesse bene all'aria che respiriamo, alla salute e alla dignità del lavoro - dice Bilikiss Adebiyi Abiola co-founder di WeCyclers -. Lagos, con i suoi 25 milioni di abitanti, soffre di un cronico inquinamento da rifiuti sversati ovunque e senza regole per strada. Grazie alla nostra realtà, la plastica qui è diventata per tanti lavoratori una risorsa che consente di mandare i figli a scuola, avere un reddito stabile, curarsi".