ROMA - Lo studio sulla sismicità delle aree idonee per il deposito nazionale dei rifiuti nucleari "dovrebbe essere completato e a breve dovrebbe arrivare" ai ministeri dello Sviluppo economico e dell'Ambiente. Lo ha detto martedì la sottosegretaria all'Ambiente Vannia Gava (Lega) in audizione alla Commissione bicamerale ecomafie. Lo studio sulla sismicità era stato chiesto nel 2015 alla Sogin (la società pubblica per lo smantellamento delle centrali nucleari, che deve costruire il deposito) per aggiornare la Cnapi, la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee, documento ancora oggi top secret. Lo studio è stato trasmesso all'ente pubblico per la sorveglianza nucleare, l'Isin, presso il quale si trova ora. Dall'Isin dovrà essere trasmesso ai due ministeri. Spetterà a questi pubblicare la Cnapi e scegliere il sito definitivo, attraverso una trattativa con le comunita' locali. Dalla pubblicazione della Cnapi, la legge prevede 44 mesi per arrivare all'inizio della costruzione del sito. L'Italia dal 2016 e' in procedura di infrazione della Ue, per non aver trasmesso all'Unione il programma nazionale per la gestione dei rifiuti radioattivi, cosa che doveva fare nel 2015.