ROMA - Un beneficio diretto del valore di 995 milioni di euro in un anno: 412 milioni di materia recuperata dal riciclo, 29 milioni di energia prodotta da recupero energetico e 554 milioni di indotto economico generato.
A questo si aggiunge un beneficio indiretto pari a 113 milioni di euro annui, ossia il valore economico della CO2 evitata.
Sono i risultati del Conai, il Consorzio Nazionale Imballaggi, presentati a Ecomondo 2019, il salone di Rimini dedicato alla green economy.
Il Conai ricicla packaging in acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro. Con una percentuale di imballaggi recuperati dell'80,6% (10,7 milioni di tonnellate) nel 2018, il sistema consortile e i riciclatori indipendenti hanno praticamente già raggiunto gli obiettivi di riciclo imposti dall'Ue al 2025, e sono a un passo da quelli al 2030.
Oltre ai benefici economici, il lavoro del Conai ha portato benefici ambientali: 3 milioni e 971.000 tonnellate di CO2 non prodotta in un anno. Un risparmio che equivale a 9.190 tratte aeree Roma-New York andata e ritorno.
"Lo ripeto spesso: l'Italia non ha niente da invidiare a nessun paese in termini di economia circolare - afferma il Presidente CONAI, Giorgio Quagliuolo -, nemmeno alla Germania.
Il nostro paese rappresenta un'eccellenza nella gestione e recupero e dei materiali di imballaggio: se ne parla troppo poco".