In Lombardia aumenta la produzione di rifiuti. Secondo i dati di Arpa, nel 2018 sono stati 478,7 kg per abitante, con un aumento del 2,6%, una quantità comunque ben inferiore alla media nazionale che è di 499,7 kg.
Dato positivo è quello della raccolta differenziata, che è arrivata al 70,8% con un picco dell'87,1% a Mantova. La Lombardia è quindi terza a livello nazionale dietro solo a Veneto (73,8%) e Trentino (72,5%) ben al di sopra della media nazionale del 58,1%.
Anche la percentuale di avvio a recupero di materia (al 61,7%), la raccolta dei RAEE, con oltre 58.000 tonnellate, pari a 5,78 kg/abitante all'anno (dato Comuni+CdCRAEE), o il ricorso allo smaltimento diretto in discarica, pari allo 0,6%.
Inoltre in regione è più basso che a livello nazionale anche il costo per abitante della gestione dei rifiuti: 126 euro contro una media nazionale di circa 174 euro.
Per quanto riguarda i rifiuti speciali, i dati si riferiscono al 2017: sono stati (17.948.403 tonnellate), circa un quinto di quella nazionale. Rispetto al 2016 c'è stato un netto incremento pari a +6,8%. I rifiuti non pericolosi ammontano a 15.025.525 tonnellate, in aumento del +7,1% rispetto al 2016, mentre i rifiuti pericolosi a 2.919.310 tonnellate, in aumento del +5,2%.
"Grazie alla ricca dotazione di impianti - spiega Arpa in una nota - in Lombardia vengono trattate circa 42.000.000 di tonnellate di rifiuti, principalmente con operazioni di recupero per un totale pari a 35.405.611 tonnellate, per la produzione di 'materie prime secondarie', note oggi come End of Waste (EoW)".
(ANSA).