IL 18 marzo, è la Giornata Mondiale del Riciclo, dedicata alla corretta differenziazione dei rifiuti per farli tornare a nuova vita, in ottica di salvaguardare il pianeta e in restrizioni da coronavirus, Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) invita a compiere una corretta raccolta differenziata dei rifiuti. L’aumento dei rifiuti di carta e cartone che produciamo in questo periodo, spiega il consorzio, è legato anche all’esplosione degli acquisti on-line che si sta verificando legata soprattutto all’approvvigionamento di beni di consumo (alimentari e non) e all’industria dell’intrattenimento.
Solo nell’ultima settimana di febbraio, afferma il consorzio, le vendite online dei prodotti di largo consumo sono aumentate dell’81% (fonte: Nielsen). L’aumento di acquisti di beni, che arrivano a casa in imballaggi molto spesso di cartone, contribuisce quindi all’esigenza di riciclare questo materiale con criterio. Poche e semplici regole per differenziare carta e cartone in modo corretto. Carta e cartone da riciclare vanno collocati all’interno degli appositi contenitori; gli imballaggi con residui di cibo non vanno nella raccolta differenziata di carta e cartone poiché creano problemi nel processo di riciclo e generano cattivi odori; la carta oleata, come quella di salumi o formaggi, e la carta da forno non sono riciclabili; i materiali non cellulosici come punti metallici, rivestimenti in plastica, basi metalliche e nastri adesivi, devono essere raccolti separatamente dalla carta; gli scontrini vanno conferiti nell’indifferenziato, non insieme alla carta, perché sono composti di carte termiche che causano problemi nel riciclo; per ridurne il volume, le scatole e gli scatoloni vanno appiattiti; il sacchetto di plastica usato per portare la carta al contenitore apposito non va poi buttato con la carta; ogni Comune ha le proprie regole di raccolta differenziata: ogni cittadino ha il dovere di informarsi su quelle in vigore. I fazzoletti di carta, i tovaglioli sporchi e le carte umide vanno conferiti nell’indifferenziato, come specificato anche dall’Istituto Superiore di Sanità. In caso di quarantena obbligatoria è necessario seguire comunque tutte le disposizioni emanate dall’Istituto Superiore di Sanità.
L’Italia è ai primi posti in Europa per tasso di riciclo (81%), già oltre l’obiettivo previsto al 2025 dalla nuova direttiva europea, ricorda Comieco che ha una rete di 3300 imprese consorziate.