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Fase 2: Ecolight,vademecum per gestire i rifiuti elettronici

Consorzio, riciclabili fino a oltre il 95% del loro peso

Redazione ANSA ROMA

Ripartire dall'impegno di ciascuno per l'ambiente. È l'appello che Ecolight, consorzio nazionale per la gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, delle pile e degli accumulatori esausti, rivolge ai cittadini proponendo un semplice vademecum. "La quarantena per molti ha significato fare pulizie e piccoli lavori domestici - osserva il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio - nel sistemare un cassetto o svuotare uno scatolone in cantina, spesso sono emerse vecchie apparecchiature elettroniche. Telefonini, frullatori, telecomandi e caricabatterie messi da parte in attesa di essere portati all'ecocentro, ma poi dimenticati. Sono rifiuti difficili da intercettare, solamente uno su cinque viene raccolto e gestito correttamente, ma possono dare una grande mano alla causa dell'economia circolare. Se opportunamente trattati - avverte Dezio - sono riciclabili fino al oltre il 95% del loro peso". Da un piccolo elettrodomestico o da un telecomando, ricorda Ecolight, è possibile ricavare prevalentemente plastica e metalli che possono essere re-immessi nella filiera produttiva come materie prime seconde. "Gli R4 sono i Raee che hanno visto una maggior crescita nel 2019: i quantitativi gestiti a livello nazionale sono aumentati del 15% rispetto all'anno precedente", ricorda il direttore generale di Ecolight. Il vademecum indica innanzitutto di raccogliere in un unico contenitore tutti i rifiuti elettronici: joystick, frullatori, tostapane, chiavette usb, telefonini e tablet con i loro caricabatterie e auricolari, router con gli alimentatori, casse bluetooth, ventilatori. Le lampadine a risparmio energetico, a led e i neon non più funzionanti vanno in un'altra scatola. Le batterie vanno tolte dai dispositivi destinati alla discarica e messe in un contenitore apposito, possibilmente in plastica o in metallo per evitare che eventuali sostanze inquinanti possano andare disperse. Conferire il tutto all'ecocentro comunale. Nella fase 2 i Comuni stanno riaprendo le piazzole ecologiche dove poter portare questo genere di rifiuti.

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