In un anno può raccogliere oltre 500 kg di rifiuti plastici in mare, comprese le microplastiche e le microfibre. E' il Seabin, dispositivo installato oggi da Coop, in collaborazione con LifeGate, nella Marina San Giusto di Trieste.
Si tratta di un cestino "mangiaplastica", posizionato a filo d'acqua che, nell'ambito della campagna per l'ambiente "Le nostre acque", sarà installato in 25 località d'Italia. Dopo le tappe sui mari Adriatico, Ligure e Tirreno, oggi il dispositivo arriva nell'alto Adriatico. "Finora sono stati collocati 10 Seabin - ha spiegato il presidente di Coop Italia, Marco Pedroni - che hanno raccolto 2000 kg di rifiuti galleggianti, pari a 408.000 sacchetti di plastica. I Seabin sono una parte importante del nostro impegno sull'ambiente che prevede un'ulteriore qualificazione green dei nostri prodotti a marchio Coop".
Secondo i dati dell'Arpa Fvg, si stima che la spazzatura lungo il litorale del Friuli Venezia Giulia sia pari a 6,5 tonnellate, equivalenti a circa 3 camion l'anno. La plastica presente nei rifiuti marini raccolti sulle spiagge del Fvg è composta per il 50% da imballaggi , il 21% da polistirolo, il 16% da frammenti di plastica, l'11% da rifiuti derivanti dall'attività di pesca.
"Seabin è un'iniziativa che fa riferimento al concetto di risanamento e difesa ambientale - ha affermato il presidente di Coop Alleanza 3.0, Mario Cifiello - che è nel Dna della Coop.
Siamo consapevoli che non risolverà tutti i problemi, però come nostra abitudine l'importante è fare cose e dare segnali che speriamo siano da esempio". La fase pandemica, ha concluso, "ha rafforzato nei cittadini e nei consumatori il rispetto della salute e ampliato l'attenzione ai problemi igienico sanitari. Il tema dell'ambiente fa parte di un modello di comportamento che tenderà sempre più a rafforzarsi". (ANSA).